Carenaggio

È l’operazione principe e la più effettuata nei cantieri nautici, alcuni fanno solo quello. Viene poco presa in considerazione nella scala dei valori che ci fanno scegliere un cantiere piuttosto che un altro.

“Tanto il prossimo anno andrà rifatta” è l’atteggiamento con cui si affronta la questione. Non è così, negli anni la differenza la noterete.

La carena della vostra imbarcazione, sia a vela che a motore, deve apparire liscia levigata con poco spessore, e non avere scagliature o distaccamenti dal supporto.

Una carena ben fatta vi farà consumare meno, terrà lontano l’osmosi, vi farà risparmiare in quanto non dovrete periodicamente sabbiarla per renderla omogenea e donerà un aspetto più gradevole (che non guasta quando la dovrete vendere) alla vostra imbarcazione. Vi pare poco?

Il procedimento

L’imbarcazione viene alata e immediatamente lavata con idrogetto a freddo ad alta pressione rotante che effettua un primo peeling eliminando batteri e formazioni calcaree superficiali e poco attaccate all’imbarcazione.

Una antivegetativa di tipo auto levigante, usata a volte su barche a vela, a queste pressioni viene quasi completamente eliminata.

La carena poi viene appoggiata sui “tacchi” e liberata dalle cinghie e lasciata asciugare. A questo punto viene sottoposta a leggera carteggiatura per rendere uniforme il supporto e prepararla per l’applicazione delle due mani di antivegetativa. Se necessario vengono fatte alcune stuccature la dove ci fossero dei distaccamenti e ripristinato il primer ove necessita.

Qualche giorno per asciugarsi e la carena è pronta per riprendere il mare.

Le carene cosi preparate sembreranno sempre nuove.

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